Quest'opera raffigura un elefante colto in un gesto quotidiano e naturale: la proboscide che afferra l'erba, nel procinto di nutrirsi. L'immagine dell'elefante, simbolo universale di saggezza, forza e connessione con la terra, è volutamente incompiuta, lasciando spazio alle venature del legno che diventano parte integrante dell'opera.
L'incompletezza dell'elefante invita lo spettatore a completare mentalmente l'immagine, coinvolgendolo attivamente nel dialogo con l'opera. Questo dettaglio riflette l'idea che la natura, come l'arte, non è mai un insieme chiuso ma un processo in divenire, aperto all'interpretazione e alla riflessione.
Realizzata con la pirografia, questa creazione sottolinea la fusione tra tecnica artistica e materia viva: il legno, con le sue venature, non è solo supporto ma protagonista, dialogando con l'immagine incisa e completandola.